Il 13 e 14 ottobre è stato per gli allievi della Toscana un fine settimana veramente intenso e particolare.
Infatti, il Maestro Guidotti e sua moglie, Rita, hanno trascorso a Firenze due giorni per festeggiare il loro anniversario di matrimonio. La piacevole ricorrenza è stata condivisa in un clima di amicizia e familiarità con tutti gli allievi che hanno voluto partecipare andando in gruppo a vedere i luoghi più famosi di Firenze. Immancabili le classiche visite: la prima, alla Galleria degli Uffizi, nel pomeriggio del sabato, la seconda, ai giardini di Boboli, nella mattinata di domenica. Passeggiando per il centro storico sono stati visitati, altresì, piazza Duomo, piazza Santa Croce, piazza della Signoria e Ponte Vecchio.
Non sono mancate le occasioni per parlare di Kung-Fu e dello spirito e del modo corretti con cui praticarlo sia mangiando una pizza sia sorseggiando una bibita seduti in un bar in un clima di assoluto relax e divertimento.
Il caso ha voluto che proprio il giorno 14 nel tardo pomeriggio, fosse in programma un’esibizione in un centro commerciale a Empoli a poco più di 30 Km da Firenze. Il Maestro e sua moglie hanno, quindi, accompagnato gli allievi toscani a Empoli con l’intenzione di assistere. I ragazzi, ovviamente, erano emozionati, perché avere il proprio Caposcuola, a un’esibizione locale non è cosa frequente.
L’esibizione per la prima volta in Toscana ha visto l’attiva partecipazione dei bambini del corso di Empoli, guidati dalla propria responsabile Elena Caselli. La manifestazione ha avuto inizio col saluto e con il mostrare qualche forma in gruppo, poi, è stato rivolto alle persone del pubblico l’invito a partecipare per imparare qualche tecnica.
Sono intervenuti alcuni adulti e molti bambini, cui sono stati insegnati movimenti e tecniche di alcuni stili, quali Hung-Gar e Tang-Lang. Poi, con grande sorpresa di tutti, ma soprattutto degli allievi, è intervenuto il Maestro in persona che ha insegnato alcune tecniche ed ha parlato agli adulti intervenuti.
Contemporaneamente a ciò, altri allievi hanno mostrato forme con le armi: la panca, la spada dritta, la sciabola, lancia, bastone e le spade uncinate. Sono state mostrate anche forme in gruppo di TaiJiQuan, spettacolare e molto apprezzata quella col ventaglio, dello stile Yang. Il pubblico ha mostrato di apprezzare rimanendo, seppur in piedi, fino alla fine dell’esibizione, che si è conclusa con le tecniche di rottura in cui, Luca e Carlo hanno frantumato, prima 4 e poi 5 tegole con un solo colpo di palmo e Fabio si è fatto rompere un bastone sull’avambraccio. Al termine della manifestazione dopo i saluti e le congratulazioni da parte di molti intervenuti, il Maestro e sua moglie sono rientrati a Firenze per festeggiare in privato il loro anniversario di matrimonio.
Il fine settimana, trascorso insieme, ha lasciato in tutti i ragazzi della Toscana la piacevole ed euforica sensazione di aver vissuto il Kung-Fu a 360°, condividendo momenti di divertimento e distrazione e momenti di tecnica e studio; è stata una occasione unica, nonché un vero piacere aver potuto ospitare il Maestro e sua moglie all’esibizione ed ancor più, un onore aver ShiGung Guidotti, partecipe in prima persona, attivamente alla stessa, soprattutto perché quest’ultima circostanza è stata una vera ed incoraggiante sorpresa per tutti.
Il Kung-Fu, vissuto in un clima di amicizia, si è confermato essere una vera occasione di crescita; tutti i partecipanti hanno capito che un’arte marziale vera, non può ridursi a un calcio e un pugno o, al semplice allenamento di forme ripetute fino allo sfinimento fisico, perché certi valori sono parte integrante e necessaria, del bagaglio di un praticante e possono essere coltivati, solo nel rapporto con gli altri; è per questo motivo che il luogo dove è insegnato il Kung-Fu si chiama “scuola”! Proprio per differenziarlo da una semplice palestra. È nella Scuola che il praticante impara e apprende o esercita, certi valori per poi portarli fuori, nella sua vita di tutti i giorni. Kung-Fu significa ” duro lavoro “, o ” abilità acquisita con il sacrificio “, non vuol dire più sudi, più ti alleni, più ripeti le forme… più diventi bravo!
Anzi il vero Kung-Fu è su noi stessi, combattendo contro le nostre paure, contro il nostro presuntuoso “io”, per arrivare a essere persone migliori e vivere una vita più tranquilla e piena; è una risorsa interiore che col duro lavoro, il praticante si costruisce nel tempo e che può aiutarlo ad avere la forza d’andare avanti anche nei momenti brutti, che durante la vita ognuno si trova ad affrontare.
Un sentito ringraziamento di cuore! Al Maestro e a sua moglie Rita, da parte di tutti i ragazzi della Toscana.