Come ogni anno eccoci qua, a trarre le somme e fare considerazioni su due giorni che sono stati per noi praticanti (Maesti, Allievi, Istruttori) semplicemente fantastici! Il Seminario Nazionale T.K.F.A., giunto ormai alla XVII edizione, non ha rispecchiato affatto la sfortuna che il numero 17 evoca da sempre, ma è stato anzi l’esatto contrario. Molte “facce nuove”, molto entusiasmo e soprattutto una partecipazione come non si vedeva dal 2000! Che altro dire… basterebbe solo questo, ma di cose ne sono state fatte tante e tutte interessanti, quindi ecco di seguito il dettagliato resoconto della Manifestazione: San Benedetto del Tronto, da anni accoglie i praticanti della nostra Scuola e quest’anno nei giorni 24 e 25 marzo ha ospitato noi (come sempre in questo periodo), nel suo capiente Palazzetto dello Sport. Siamo legati a questa tradizione per vari motivi, fra cui spiccano i seguenti: San Benedetto è il luogo dove il nostro Maestro è nato e dove ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo del Kung-Fu aprendo la prima Scuola (quando non ne esistevano altre). Inoltre, questo è il periodo del suo compleanno ed anche se gli anni passano, egli sembra sempre uguale. Noi siamo felici di fargli di persona gli auguri, come figli che festeggiano il proprio papà; in questo caso diremmo “nonno”, dato che molti di noi sono allievi di suoi allievi oggi Maestri ed Istruttori. Il nostro Caposcuola,è sempre pieno di energie e risorse, tanto è che spesso facciamo fatica a stargli dietro. Comunque, quest’anno abbiamo realizzato un suo antico sogno… e sicuramente, la nostra sorpresa finale, lo ha colpito lasciandolo senza parole, soprattutto per il semplice fatto che siamo divenuti un gruppo di insegnanti perfettamente autonomo e con capacità decisionale propria, ma di questo parleremo dopo! La forma che ci è stata trasmessa quest’anno è una sequenza dello stile Choy Lay Fut il cui nome è JIT FU KUEN (Intercettare la Tigre). Questo stile tradizionale, ispirato sostanzialmente ad alcuni stili più antichi praticati nel Guangdong, fra cui spiccano: Hung Gar, Choy Gar, Lay Gar, Fut Gar ci è stato insegnato in questa sequenza che viene trasmessa da anni nella zona di Guangzhou e Foshan. In Jit Fu Kuen è molto presente l’impronta dello stile della famiglia Hung, con accorgimenti diversi rispetto alle altre forme del Choy Lay Fut. Nel corso degli anni, ShiGung Guidotti ci ha insegnato circa 18 sequenze relative a questo stile e “Intercettare la Tigre”, amplia ulteriormente il nostro bagaglio di conoscenza. Il seminario è stata una vera e propria sorpresa, tanti particolari, tante sfaccettature, molto approfondimento, soprattutto la sequenza ci è stata spiegata attraverso tutte le sue innumerevoli applicazioni e spostamenti! ShiGung Guidotti ha insegnato direttamente a tutti i partecipanti che quest’anno sono aumentati di molte unità, soprattutto lo ha fatto senza microfono, con tanta energia e vitalità. La sua lezione durata due intense giornate (per un totale di otto ore), ha travolto tutti i presenti, bambini, giovani, anziani! Già, perché ai nostri seminari, la fascia di età è compresa fra i sette e i settantacinque anni, che formano un ampio gruppo composto da più generazioni unite dallo stesso spirito costruttivo; addirittura hanno partecipato allievi che semplicemente praticano solo Taijiquan nella nostra Scuola… per fare esperienza, per stare assieme agli altri, per migliorare se stessi e “provarsi” in una diversa condizione di lavoro fisico e mentale! Riassunto in una piccola frase: “Semplicemente per crescere insieme”. E così: praticanti provenienti da Marche, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Liguria, Sardegna, e Umbria alle quali si è aggiunta la Svizzera ( da Basilea) si sono mescolati insieme ad allievi non solamente italiani, ma originari di altre nazioni: Argentina, Romania, Bielorussia, Albania. Un successo senza precedenti che dimostra la vitalità della nostra Scuola e l’importanza delle scelte effettuate in passato. Le emozioni? Purtroppo non possiamo descriverle! Bisognava essere lì, insieme e giustamente restano di diritto, esclusiva proprietà di chi c’era. Possiamo solo dire che sono state forti, intense, anche se la fatica è stata tanta. Il Maestro ci ha solo concesso in otto ore di seminario qualcosa come 10 minuti di riposo totali! Nonostante le pochissime pause, il tempo è letteralmente volato via ed alla fine, l’emozione e la gioia hanno preso il posto di quella fatica, di quel “duro lavoro” di cui il nostro Maestro spesso parla. La sera del sabato, dopo la cena, prima della discussione nella “sala Smeraldo” dell’hotel Calabresi, ShiGong Guidotti ha voluto mettere a parte i responsabili di alcuni progetti che verranno realizzati in futuro. La durata della riunione è stata “telegrafica” (come di solito dovrebbero essere tutte le riunioni), ma interessante ed istruttiva. Pensiamo che se riuscissimo a realizzare certi progetti, la Scuola avrà un ulteriore sviluppo in futuro. Dopodiché, tutti a parlare in sala conferenze. E qui il Maestro, che di solito è in cattedra e risponde alle nostre innumerevoli domande, quest’anno ha cambiato le regole, sedendosi fra gli allievi, nel pubblico e ponendo in cattedra vari Maestri che rispondevano a tutti in base alla loro esperienza marziale e di vita. Infine, alle due di notte a letto e sveglia alle otto (ora legale) della domenica mattina per la seconda parte dello stage. Inizio alle 8:30 e via, fino alle 12:30 (il sabato la lezione si era svolta dalle 15:00 alle 19:00), poi la sorpresa: ShiGong Guidotti, ShiMo Rita ed un nutrito gruppo di Allievi, Maestri ed Istruttori T.K.F.A. si sono esibiti mostrando per la prima volta al numeroso pubblico il Taiji Qi Gong (Shi Ba Shi Yang Taiji Qi Gong). L’esibizione, che ha riscosso un grande successo ha mostrato un impeccabile amalgama di gruppo. Infine la grande sorpresa per il nostro Maestro, e per molti di noi: La nostra Scuola ha finalmente una sua esclusiva Rivista! Una presentazione “futuristica”, che ricordava “Star Trek”, ha portato nelle mani del Maestro Guidotti il primo numero del “Traditional Kung-Fu Magazine”; un periodico a colori (per ora semestrale) di cultura, filosofia e approfondimenti di arte e tradizione marziale, nel quale c’è anche un divertente fumetto ed una interessante pagina dedicata alle scienze naturali. La rivista, molto ben curata, dal punto di vista della qualità della carta, dell’impostazione, delle foto e degli articoli, ha il seguente sommario:
Semplicemente chi ha realizzato il tutto, ha raccolto una vecchia idea del Maestro Guidotti e l’hanno realizzata su un’elegante carta patinata. Tutto questo interessante lavoro, contribuirà notevolmente ad unire ancor di più le varie Scuole appartenenti alla nostra realtà attraverso le sue pagine. Una nostra rivista, dove potremo parlare costruttivamente della nostra passione e del nostro lavoro e dove chiunque di noi potrà scrivere il proprio pensiero o parlare della propria esperienza. Inoltre, la nostra personale soddisfazione di aver lasciato il nostro Maestro senza parole e la sua visibile gioia ci hanno riempito il cuore di contentezza. Dopodiché… Le prime cinquecento copie della rivista si sono volatilizzate nelle mani degli intervenuti! Al termine dello stage abbiamo conseguito i meritati attestati e poi le consuete foto di rito. Un ringraziamento a tutti coloro che si sono impegnati in prima persona, affinché tutto potesse funzionare al meglio ed in particolare ad Erica Fava per l’organizzazione logistica e la coordinazione dei vari apparati, coadiuvata da alcuni allievi di San Benedetto del Tronto. Una nuova consapevolezza ci ha accompagnato nel viaggio di ritorno alla vita di ogni giorno: tanto tempo fa, molti di noi chiedevano al nostro Maestro di diventare Maestri… oggi sappiamo di aver mosso i primi passi verso quella strada, con le nostre forze e la nostra passione unica. Il nostro ShiGong ci è sempre vicino e ci sostiene costantemente nella nostra ricerca, come un premuroso papà. Molti di noi hanno finalmente spiccato quel volo tanto auspicato in passato dal nostro Maestro, lontano dal qualunquismo e dal caos in cui le arti marziali stanno precipitando. In tempi in cui ognuno può autoproclamarsi “qualunque cosa”, dove molti apprendono da semplici video didattici (che ormai hanno invaso il mercato), noi continuiamo per la nostra strada, incuranti…! Il tempo passa per tutti, noi stiamo lasciando tangibili segni del nostro passaggio, lontano da squallide polemiche e da altisonanti proclami. Un piccolo mattone dopo l’altro nella costruzione di un bel palazzo; un passo dopo l’altro nella conoscenza di noi stessi. Un sentito grazie a tutti coloro che con il loro umile e sincero lavoro, rendono possibile questo sogno.