Soprattutto Passione Vera! Per ciò che si pratica. Entusiasmo e disponibilità, nel trasmettere la propria conoscenza ad altre persone senza filtri di sorta. Raccontare ed esprimersi attraverso i movimenti del proprio corpo. E’ altresì importante imparare con il tempo a sacrificarsi… Sacrificare se stessi e un pò della propria e personale crescita, affinché altri possano apprendere quello che si è studiato negli anni. Un’altra importante caratteristica è la “Dedizione”! Oggi se ne ha sempre meno, e molti la confondono con la “dedizione verso se stessi”, che poi sarebbe presunzione personale. Di solito funziona così: Ci s’iscrive a una Scuola titolata, s’impara ciò che serve tecnicamente e poi, si abbandona la Scuola di appartenenza creando una propria realtà, magari sfruttando abilmente internet e iniziando a parlare con mezze verità della precedente esperienza, iniziando un’azione tesa a denigrare quello che si e fatto prima e osannando l’attuale. Tutto questo perché si opera sullo stesso territorio diventando la “concorrenza”. Lo scopo è creare confusione e crescere più velocemente sul campo, imponendo la propria presenza sul territorio e cercando di diventare la “verità” (e qui, scusate… ma ci viene proprio da ridere). Tornando alla “Dedizione”, si tratta di dedizione verso l’arte marziale ma soprattutto, una volta che, lo si è scelto e valutato (occorre qualche mese per questo e non anni…); al proprio Maestro, colui che ti ha dato i mezzi per essere ciò che sei. Molti tagliano le proprie radici dopo vari anni di pratica sotto lo stesso Shifu e come schegge impazzite si ergono a verità! Senza sapere che con la mancanza, di una vera e continua guida, la loro arte marziale sarà solamente una questione di tecnica e di “aneddoti” sentiti e riportati alla stregua del “copia e incolla”, tanto caro ai frequentatori dei vari forum. Tutto ciò, non ha nulla a che vedere con la vera Arte Marziale! Acquisire “Spirito di sacrificio”, essenziale per non fermarsi mai di fronte alle avversità della vita, che alla fine si presentano a tutti. Il Kung-Fu è nato per forgiare il carattere del praticante, partendo da movimenti tecnici. Le forme, le applicazioni, altro non sono che l’inizio del viaggio! Nella pratica bisogna essere positivi, avere un buon cuore. Essere una persona positiva è essenziale per aiutare altri a crescere! Non si può pensare di insegnare come essere esempi positivi, se non lo si è in prima persona. A questo, non bastano le parole o la capacità “seduttiva” di un insegnante, ma sono importanti i fatti e soprattutto occorre umiltà e… molto tempo di pratica! Purtroppo, spesso, l’egoismo personale e la sete di notorietà, rovinano il praticante nella sua crescita. Il proprio carattere e la presunzione di credere di essere chissà chi, gioca un ruolo fondamentale. L’obiettivo iniziale si “appanna”, e con il tempo, si arriverà a conseguire un traguardo effimero, destinato a svanire come neve al sole. Le solide fondamenta su cui un istruttore deve necessariamente costruire la propria abilità, devono essere profonde, come le radici di una pianta secolare. Per questo motivo, occorre una vera guida, ma che non sia solo una guida tecnica, soprattutto che sia presente nella sua vita, il più possibile. In Cina esistono due modi differenti di interpretare la parola “Shifu”: uno è istruttore, l’altro è padre. In una famiglia, il rapporto con il proprio padre, è continuativo e lo si coltiva ogni giorno, dalla nascita. Egli gioca con te, ti educa e all’occorrenza, ti rimprovera… un giorno, tuo padre dovrebbe diventare il tuo migliore amico! Dubitiamo che si possa avere un tale rapporto con insegnanti, che si frequentano soltanto una o due volte l’anno. Per questo è importante oltre che coltivare un rapporto familiare con il proprio Shifu, essere il più possibile a contatto con lui per divenire Maestri. Soprattutto imparare a essere umili e lasciarsi forgiare il carattere… Ma quanti oggi sono in grado di lasciarsi guidare, dando la propria fiducia al proprio Maestro?