
“Un viaggio alla scoperta dell’io più profondo…”
Corretta postura, respirazione lenta e profonda, fluidità e coordinazione. Sono questi i capisaldi del QiGong (Chi Kung). I benefici sono simili a quelli del TaiJiquan e del RouQuan, ma i movimenti relativamente più essenziali.
Il QiGong, è adatto prevalentemente a coloro, che intendono approfondire un dialogo con la più intima essenza racchiusa dentro di sé. Esso, è una forma di “meditazione”, un sentiero che si snoda al nostro interno e che ci permette di apprendere il modo di ascoltare la voce della nostra Anima.
Nel suo paese d’origine, il QiGong, si è intrecciato per millenni con i più svariati movimenti e aspetti culturali della tradizione cinese:
- nella Medicina Tradizionale come prevenzione e cura di varie malattie, soprattutto psicosomatiche.
- nel Confucianesimo per promuovere la longevità e migliorare il carattere morale.
- nel Taoismo e nel Buddhismo come parte della pratica meditativa.
- nelle Arti Marziali per migliorare l’abilità di combattimento e la resistenza ai colpi subiti.
Attualmente, esistono varie versioni di QiGong, fra cui le più importanti sono:
Zhan Zhuang (站桩), Dao Yin (导引), Xing Qi (行氣), NeiDan (内丹)
Lo scopo comune è quello di meditare, muovere il corpo, respirare e accrescere così il potenziale interno che prende il nome di “Soffio Vitale” (Qi). Molte tecniche sono arrivate a noi per trasmissione orale o scritta, altre per esperienza diretta nel rapporto fra Maestro e allievo, in una sorta di tesoro da trasmettere direttamente alla generazione successiva.
Dagli inizi del 1950, il governo cinese, cercò di integrare i vari aspetti del QiGong in un unico e coerente sistema di esercizi in modo da stabilire un approccio concreto e dare così delle solide motivazioni scientifiche alla sua pratica. Questo tentativo è considerato come l’inizio della moderna interpretazione del QiGong.
Dopo il 1958, insieme con altre terapie di Medicina Tradizionale Cinese, il QiGong è stato introdotto nei Centri di Riabilitazione e si è diffuso, anche presso varie Università statali e Ospedali. Dopo la Rivoluzione Culturale, insieme al TaiJiQuan, è stato ampiamente pubblicizzato come ginnastica terapeutica mattutina quotidiana, ed è stato praticato in massa in tutta la Cina, soprattutto dalle vecchie generazioni.
La popolarità del QiGong è cresciuta rapidamente dal 1970, con una stima comprese di oltre sessanta milioni di praticanti in tutta la Cina. Nel 1999, il governo cinese, vedendo una diffusa ripresa delle antiche tradizioni di spiritualità, moralità, e il misticismo, si è sentito minacciato nei propri capisaldi ed ha adottato, una serie di misure, per imporre il controllo della pubblica pratica di QiGong. Alcuni gruppi, come il “Zhong Gong” (中华养生益智功) (Cura della salute cinese e pratica di sviluppo della Saggezza) e il “Falun Gong” 法輪功 (la pratica della “Ruota del Dharma*” o “Ruota della Vita“), sono stati dichiarati fuorilegge e in alcuni casi vari praticanti sono stati arrestati.
Nel 2000 è stata creata dal governo centrale, la federazione ufficiale di QiGong, il cui scopo è di vigilare sui praticanti per averne il controllo.
Dopo questi eventi, la pratica di QiGong si diffuse nel mondo, per mezzo di rifugiati cinesi, che attraverso la migrazione, il turismo e la globalizzazione, hanno lasciato la Cina. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo praticano il QiGong, credendo nei suoi benefici effetti, allo stesso modo per cui era nato in Cina, persone di vari ceti sociali, lo praticano per svariati motivi: per esercizio, ricreazione, medicina preventiva, auto-guarigione, auto-coltivazione, meditazione e arti marziali.
*(il Dharma è: “ciò che sostiene, supporta o mantiene l’ordine delle norme che regolano l’Universo”)