In genere fa questa affermazione chi ne pratica uno solo e senza fare inutili polemiche, praticarne uno o diversi è una semplice questione di scelta! Possiamo dire che esistono buoni praticanti che praticano più stili e cattivi praticanti che ne seguono uno solo (come può essere vero anche l’esatto contrario). E’ nato prima l’uovo o la gallina…? E’ meglio questo o quello stile?… Sono le domande che tutti noi praticanti ci facciamo ogni giorno, ma che probabilmente non troveranno mai risposta! Comunque noi proviamo a dare la nostra e a questo proposito facciamo osservare che bisognerebbe prendere atto di una semplice e sostanziale verità! Non è importante quale stile si pratica o quanti se ne insegnano. E’ chiaro che non conta il sistema o la quantità! Ciò che conta è l’uomo, l’insegnante, il Maestro! Il resto è un contorno e una questione di libera scelta! Se qualcuno pone l’accento su tali questioni avrà sicuramente i propri interessi personali nel farlo e probabilmente non vanno nella direzione giusta! Possono essere vari i motivi che inducono alla scelta di un singolo stile, primo fra tutti la mancanza di tempo! Qui in occidente, quasi tutti praticano o studiano Kung-Fu dopo aver esercitato la propria professione. Non c’è nulla di male in questo, anzi: persone che dopo otto ore, a volte di duro lavoro si recano nelle palestre per sudare ulteriormente ed impegnarsi nella pratica sono da ammirare! Noi, come Scuola pensiamo che praticare più stili non sia controproducente se fatto nella giusta maniera, e soprattutto se il praticante ha tutto il giorno per studiare la materia in questione (parliamo di un Maestro a tempo pieno). E che male c’è apprendere da un vero Maestro sequenze di altri stili che ne completano uno basilare? Naturalmente disapproviamo anche coloro che apprendono suddetti vari stili di sana pianta da video, dvd o materiale didattico in genere! Questa pratica molto in uso oggi deriva spesso dal fatto che il proprio Maestro è lontano (magari oltre oceano) e lo si vede una o due volte l’anno e non avendo l’esperienza necessaria e soprattutto innumerevoli anni di studio alle proprie spalle, si opta per questa strada, che noi non condanniamo ma sicuramente disapproviamo, ribadendo che i supporti didattici servono solamente per ricordare ciò che si è concretamente studiato nel corso degli anni! Uno studio del Kung-Fu aperto a 360°, in arricchimento al proprio stile di appartenenza, aiuta il praticante ad evolversi in più direzioni, a non rimanere schiavo di un unico modo di muoversi e reagire, soprattutto insegna a padroneggiare il proprio corpo attraverso l’uso di movimenti apparentemente diversi fra loro e a coltivare la propria flessibilità mentale e fisica. Ogni stile di Kung-Fu è stato creato da un Maestro che ha usato le proprie esperienze accumulate durante il suo tirocinio. Questa conoscenza è stata poi fusa in vari movimenti e concetti, dai quali deriva lo stile. Ogni sistema però, derivando da persone in carne e ossa, non può essere perfetto, né tanto meno completo e non può fornire tutte le risposte (la perfezione non è purtroppo di questo mondo)! Inoltre è assodato che gli stili tradizionali una volta non contenevano tutte le forme che oggi invece fanno parte del bagaglio tecnico dei vari sistemi. Pensate che alcuni stili hanno oggi un curriculum di forme che allo stato attuale conta quasi 200 sequenze… Solo uno sciocco potrebbe credere che esse derivino dal suo fondatore! La cosa è impossibile, dato che per apprendere nel modo tradizionale (che non supera lo studio al massimo di due sequenze complete l’anno) e facendo un pò di conti, anche il più duro in matematica arriverebbe alla conclusione che occorrerebbero almeno un centinaio d’anni per studiare tutto il sistema! Figuriamoci il metterlo a punto… La questione è un’altra e molto spesso viene taciuta! In Cina, chi creava un nuovo stile, amalgamava fra loro gli insegnamenti acquisiti e la codifica, non superava le 5 sequenze, al massimo in casi eccezionali poteva arrivare a una decina! Questo lavoro, veniva puntualmente ampliato, rivisto e modificato nel corso della vita del fondatore. Di seguito i suoi seguaci, divenuti a loro volta depositari e maestri dello stile, aggiungevano in base alla propria esperienza maturata anche in altri stili, tecniche e forme. Molto spesso i vari Maestri erano amici fra loro o lo diventavano per una questione di rispetto e stima reciproche e si passavano esperienza e conoscenza senza arroganza e presunzione, arrivando in molti casi anche a scambiarsi i propri allievi! Comunque tutto questo aggiungere, negli anni, ha fatto in modo che alcuni stili abbiano visto aumentare a dismisura il numero delle sequenze al proprio interno. La logica domanda è ora: “Che differenza ci sarebbe nel praticare uno stile che è “multi-stile” o praticarne diversi?”. La differenza c’è e sta nel come si apprenderanno movimenti e concetti! Nel primo caso qualsiasi cosa apprendiate, sarà fortemente impregnata dello stile che l’ha assorbita, mentre nel secondo caso il movimento ed il concetto verranno appresi attraverso l’ottica della sua originaria fonte! Qual è il modo più giusto? Questione di scelta! Praticare più stili può offrire l’opportunità di capire come si è realmente evoluto il Kung-Fu nel corso degli anni, la cosa fondamentale è sempre e solo nell’approfondimento sincero e in una ricerca derivante da passione vera e non da “ottuso arrivismo”. Il nostro Maestro pratica Kung-Fu da 40 anni, non sono forse abbastanza per riconoscere il fatto che possa padroneggiare più di uno stile, forse meglio di altri che ne praticano uno da poco tempo e con lezioni “a distanza”?