Anche quest’anno lo Stage di Fine Anno si è concluso con un enorme successo direi, non solo per l’importanza e la bellezza di quello che ci è stato insegnato ma anche e soprattutto per come ci è stato insegnato. Il nostro Maestro ha rispolverato dopo tanti anni questa sequenza di uno degli stili che per primo lo hanno accompagnato nel suo lungo cammino di apprendimento del Kung-Fu Tradizionale e oggi, dopo tanti sacrifici per costruire una Scuola così importante, eccoci qui tutti insieme a sudare e impegnarci come non mai. Questo modo nuovo di muoversi, di approcciare il combattimento e le sensazioni sottili che si provano ad eseguire ogni singolo movimento, hanno reso l’atmosfera magica. Praticare con degli amici e compagni di viaggio che ormai conosco da anni regala poi sempre sensazioni nuove e fresche. Per molto tempo, durante lo stage, non credevo possibile di poter essere li, ad imparare una delle prime cose che il nostro stesso Maestro ha appreso da giovane, mi è sembrato di poter tornare indietro nel tempo e sentire la stessa energia che allora metteva nei propri allenamenti, quella stessa energia che oggi a oltre 50 anni di età gli permette di eseguire delle performance di così alto livello senza sforzo apparente. Molte volte noi Occidentali, chiusi nel nostro modo di vedere le cose a compartimenti stagni, non comprendiamo il vero significato di energia (Qi) molte volte basterebbe fermarsi un attimo e osservare chi più di noi possiede “qualità superiori”, chi più di noi ha ricercato in tante direzioni, molte volte basterebbe solo “ascoltare”, ma noi vogliamo sempre “toccare con mano” e crediamo troppo alle teorie campate in aria. Vedere il nostro Maestro eseguire la sequenza di Mi Zhong così come lo abbiamo visto fare mi ha dato il giusto metro per misurare che cosa sia veramente l’energia, non c’è bisogno di altro. Un grazie particolare al Maestro per averci messo a parte di questo piccolo tesoro, l’avrebbe potuto tenere sempre per se continuando ad insegnarci un Kung-Fu di notevole qualità e invece ha voluto renderci partecipi di tutto questo.

Grazie Shifu.

Grazie anche ai miei compagni di viaggio che condividono con me quest’avventura che dura ormai da un bel po’ di anni e che continuando così, sarà certamente “dura a morire”!