C’era fermento sera dello scorso 13 Novembre in palestra tra gli allievi e gli insegnanti della scuola di Kung-Fu Tradizionale di Ancona; un lunedì come tanti in apparenza nel centro della città dorica, flagellata da piogge incessanti, dai rumori e le luci del traffico; eppure non v’era traccia del disagio e della malinconia tipici di queste circostanze, sui volti dei presenti in palestra, ma curiosità e aspettativa per quello che per molti era il primo incontro con ShiGong Luigi Guidotti.

Alcuni maestri della tradizione e molti in tempi più recenti erano soliti mantenere distanza dagli allievi meno esperti, chi per limitare l’accesso alla propria conoscenza, chi per ammantarsi di un alone di mistero e coprire le lacune della propria preparazione dietro un astuto gioco di vedo-non-vedo: non lui. Lo vedo entrare sorridente ed approcciare i primi allievi, presentandosi e salutando con la stessa familiare semplicità chi da poche settimane si è affacciato su questo mondo come chi lo segue da anni, senza filtri, come farebbe un “nonno” in visita ai suoi nipotini.

Le antiche scuole di Kung-Fu erano strutturate come famiglie, gli stessi nomi usati per intendere Istruttore (ShiHing), Maestro (ShiFu), Granmaestro (ShiGong) hanno da sempre in Cina una doppia valenza marziale e familiare, indicando rispettivamente la figura del “fratello maggiore”, del “padre” e del “nonno”. Questa la ragione per cui nel Kung-Fu tradizionale non c’è spazio per inchini cerimoniali, per gerarchie formali ma solo per un mutuo, familiare rispetto dato dalla condivisione di una passione, di ideali e dal reciproco riconoscimento del duro lavoro compiuto nel tempo. Così si è aperto l’allenamento, con il saluto a ShiGong, segnando una cesura con le preoccupazioni e la frenesia della vita moderna immergendoci per due ore nell’apprendimento di movimenti antichi e tramite essi, di qualcosa di più su noi stessi, messi di fronte ai nostri limiti in un’atmosfera protetta, di familiare accoglienza e fraterno supporto.

ShiGong Guidotti, ci ha mostrato alcuni dei movimenti base curando nel dettaglio la loro esecuzione formale e la loro efficacia soffermandosi su come lo studio del Kung-Fu Tradizionale non sia solo mera tecnica, ma conoscenza di sé, esercizio fisico che sublima divenendo esercizio mentale ed interiore: alleniamo la flessibilità, l’allineamento e la robustezza delle nostre membra non per mettere a tappeto un avversario quanto per imparare a divenire flessibili, equilibrati e resilienti nel nostro modo di pensare, di vedere il mondo, di affrontare i problemi della vita. E per fare ciò non servono “abbuffate” tecniche e razionalismi, non serve conoscere molte cose, ma è necessario padroneggiare il poco che si sa, saper zoomare come con un microscopio anche il più semplice dei movimenti e sapervi trovare nuove sfide, nuovi orizzonti ed una maggiore conoscenza su ciò che si muove dentro e fuori di noi.

La Pazienza è una delle principali virtù del praticante: “allenarsi per mesi solo su una posizione prima di apprendere anche la più semplice delle tecniche” tali le sue parole come riecheggianti da una tradizione quantomai lontana dal moderno approccio concettuale alle arti marziali, basato sull’illusione di una conoscenza “fast-food”, contaminata e snaturata dalle sue radici storiche e filosofiche. Seduti attorno al Maestro, guidati dalle sue parole, abbiamo “meditato” la tecnica calandola nel nostro corpo e nel nostro vissuto, facendo sì che l’apprendimento non fosse un processo di stolida, fisica ripetizione, bensì di ricerca interiore, sia intellettuale che emotiva.
E poi di nuovo via, a riprovare lo stesso “semplice” esercizio, ora arricchito di qualche passo mosso verso una intima comprensione, in una parola: perfezionato.

Non sono mancati, come in ogni “riunione di famiglia” che si rispetti, i momenti di ilarità, quando ShiGong ha dato agli allievi della scuola di Kung-Fu di Ancona qualche simpatica ma nel contempo strabiliante dimostrazione del livello di dominio di sé che si può raggiungere applicandosi con dedizione e costanza in questa ricerca fisica ed interiore.

Personalmente, è stato come tornare “bambino” da un punto di vista marziale, curioso e desideroso di apprendere e magari anche solo sfiorare un giorno una simile padronanza; il contatto continuo, settimanale con un Maestro tradizionale che da mezzo secolo ha fatto del Kung-Fu una scelta totalizzante di vita, è per la generazione odierna di insegnanti di arti marziali, l’unica via per poter, a margine della pratica di altre professioni, tramandare onestamente un’arte così sofisticata e profonda, mettendo da parte con umiltà ogni personalismo.

E’ stato quindi un privilegio ricevere correzioni e perfezionamenti assieme ai miei allievi, dando la possibilità di mostrare loro in diretta il passaggio, da maestro ad allievo, di un sapere plurimillenario denso di significato e bellezza, come fosse un lume, passato di mano in mano dall’alba dei tempi, il cui olio necessiti di essere costantemente rabboccato per continuare a splendere.

Lampada della conoscenza marziale

Ringrazio ShiGong Luigi Guidotti, sua moglie Rita, il suo discepolo il maestro Roberto De Costanzo storico fondatore della scuola di Kung-Fu di Ancona, il maestro Giancarlo Morganti della scuola di San Benedetto del Tronto (AP) e il collaboratore didattico Matteo Rosati della Scuola di Monte Prandone (AP), gli allievi pervenuti dalle altre scuole della nostra realtà e la gestione della palestra Millennium Club che ci ospita ad Ancona per aver reso possibile, piacevole ma soprattutto significativo questo evento: alla fine di due intense ore di allenamento, la fatica fisica e lo sforzo mentale non hanno lasciato che sorrisi entusiasti sui volti dei presenti. Questo è Kung-Fu.

Davide Lucarelli   


Pensieri dalla Scuola di Ancona

E’ stata una serata veramente entusiasmante, il Maestro ci ha allenato e corretto personalmente, non capita tutti i giorni di potersi avvalere della sua esperienza di oltre 50 anni di pratica nel Kung-fu. A differenza di quello che si potrebbe pensare, il Maestro si è dimostrato una persona molto disponibile ed attenta ad ogni particolare tecnico, siamo stati seguiti durante le due ore di allenamento con cura ed attenzione, come solo un vero Maestro può fare e alla fine ne siamo usciti tutti arricchiti con un rinnovato spirito verso questa disciplina.

Roberto                   

Abbiamo potuto vedere in prima persona il fondatore della scuola TKFA e il suo modo di insegnare ed applicare le varie forme con le corrispettive applicazioni. Durante l’allenamento siamo stati corretti da lui in persona ed abbiamo avuto una “spolverata” su come approcciarsi ai vari allenamenti e al kung fu, non male!

     Marco                     

Secondo me avere la possibilità di partecipare a una lezione da un maestro con molta esperienza come il maestro Guidotti è una grande occasione e si possono cogliere tanti concetti anche in sole 2 ore

Elio                        

Qualche giorno fa ho potuto assistere qui ad Ancona alla visita del maestro Luigi Guidotti che ci ha insegnato personalmente molte cose … non c’è che dire… è una persona a dir poco fantastica … severa ma simpatica al punto giusto.
Personalmente non vedo l’ora di rincontrarlo perché mi ha fatto capire davvero un sacco di cose e oltretutto insegna davvero bene! Spero di rivederlo al piú presto 🙂

Giulia                     

“Una fortuna per degli esordienti nel mondo del Kung-Fu venire subito a contatto con il Maestro Guidotti, persona capace di accendere la passione solo con la presenza ed il movimento del suo corpo”.

Alessandro