Una calda atmosfera di sincera collaborazione, di impegno e soprattutto di intenso lavoro per chi ha insegnato (il nostro Caposcuola) e per coloro che hanno appreso. È stata questa la sensazione che ha pervaso tutti i partecipanti dello stage di fine anno svoltosi il 12 e 13 di questo mese. Il Maestro ha insegnato una forma di un antico stile, MiZongQuan “Ba Men Luohan Guan”. Questa forma è una pura espressione di bellezza, completa dal punto di vista tecnico, ricca di cambi di direzione, scenografica ed estremamente efficace. Tante qualità che generalmente si trovano frammentate in più stili di Kung-Fu, ma che in questa occasione abbiamo potuto coltivare in un unico e solo sistema, che ha fornito lo spunto a molti degli stili oggi praticati in Cina. In questo stage ogni praticante ha cercato di migliorare la propria arte, per accrescere le proprie qualità fino a farle diventare virtù. Alcuni allievi giovani, altri più anziani, gli uni con difficoltà tecniche, gli altri stanchi di un lungo viaggio fatto in fretta e furia dopo il lavoro settimanale… Nonostante ciò, tutti i partecipanti, grazie all’atmosfera che ormai è una consuetudine negli stage di Fine Anno, sono riusciti a concludere questa forma di alto livello tecnico, ricordandosi la sequenza, gli atteggiamenti e i concetti propri di questo stile. Fra i maggiori punti di forza del MiZhongQuan, spiccano: l’incessante movimento continuo e la sua estrema flessibilità. Un alto livello di abilità che si ottiene da duri allenamenti su se stessi e con altri. Non praticanti di realtà diverse, ma un’unica Famiglia capace di condividere momenti di difficoltà, incoraggiandosi a vicenda, aiutandosi nella comprensione, in un clima sereno e positivo che inevitabilmente porterà alla gioia finale della comprensione della sequenza. La voglia di imparare, di mettersi in competizione con se stessi, solamente per crescere (scusate se è poco), per migliorare la propria Arte, che rimane comunque marziale, ma elevandosi ad un livello superiore, il che la rende idonea ad essere tramandata nel tempo alle future generazioni, non solo nella sua comprensione più bassa (semplice sport agonistico individuale). Ben 30 anni di crescita della Scuola sono stati necessari per far si che il Maestro si decidesse ad insegnarci finalmente riuscire ritenendoci idonei a comprendere il livello tecnico dell’argomento trattato e noi, che credevamo che egli fosse soprattutto un esperto di Hung-Gar ci siamo dovuti ricredere… poiché l’abilità da lui mostrata in questo stile ci ha costretti a rimettere in discussione tutto quello che fino ad oggi credevamo di quale fosse il suo Kung-Fu e di comprendere l’alto livello della forma e la qualità che fonda le sue radici nella tradizione più antica di quanto praticato dal nostro Caposcuola. Lo stage è stato caratterizzato dall’insegnamento esemplare del Maestro, che pur trasmettendoci “passo passo” la sequenza, spesso metteva in difficoltà noi allievi aggiungendo velocemente e senza sosta nuovi movimenti o particolari agli ultimi appena mostrati. Un filo conduttore che ci ha permesso di uscire fuori dal “labirinto” in cui un qualsiasi sprovveduto si sarebbe perso alle prime battute. Il nostro maestro ha potuto così testarci in virtù delle prossime e sempre più impegnative sequenze. Proprio grazie a questo metodo egli ha fatto sì che dovessimo impegnarci sempre più, ingegnandoci a cercare ogni volta un modo nuovo per ricordare e imparare, senza sosta, senza pensare e fossilizzandosi su un particolare movimento, il più velocemente possibile, semplicemente “facendo”, senza apparentemente riflettere siamo così arrivati a comprendere in parte la vera essenza della forma. Le difficoltà incontrate fanno crescere il praticante; e questa crescita è anche la sensazione che rimane nel tempo, dopo questo Seminario di Fine Anno:- “Il bello non si dimentica!”. Questi due giorni di intenso lavoro, non verranno certamente dimenticati! Soprattutto il Carisma, l’Entusiasmo e la grande Professionalità con cui il nostro Maestro ha saputo tenere la lezione. Passano gli anni, ma egli ci meraviglia sempre più per la sua indomabile tenacia, la sua costanza e bellezza del suo modo di vivere intensamente il “suo Kung-Fu”.

Grazie Maestro per l’opportunità che anche quest’anno ci hai dato. Grazie per l’amore e la passione che diffondi con la tua Arte. Grazie per aiutarci a riscoprire ogni volta in noi qualità che spesso dimentichiamo di possedere.