
Gli obiettivi si raggiungono con una buona dose di ambizione! Abitualmente, questo vocabolo è spesso associato per esprimere un concetto non troppo positivo e relativo a qualcuno che mirando in alto, pur di ottenere il suo scopo, è disposto a calpestare tutto e tutti, usando mezzi anche illeciti.
Nel nostro caso, la parola “ambizione”, assume un significato del tutto diverso, per questo motivo e per evitare confusione, specifichiamo a priori che si tratta di “sana ambizione”! Vogliamo così intendere di eliminare tutti quegli aspetti negativi, tutte quelle controindicazioni che rendono l’ambizione un semplice “sogno sbagliato” e che invece la trasformi in giusta aspirazione.
Il confine fra giusto e sbagliato è molto sottile! A volte s’inizia con il piede giusto, ma strada facendo si perde di vista il senso e la giusta aspirazione, dimenticando spesso ciò che aveva generato l’impulso iniziale e soprattutto dove ci avrebbe dovuto condurre. L’ambizione, diventa così il nostro più grande nemico, poiché, come allievi, non siamo in grado di comprendere ciò che è più giusto per la nostra reale crescita e autoproclamarsi da un giorno all’altro “maestri”, come accade in molti casi, non risolve certo il problema, anzi… lo accentua. In questo senso, un vero Maestro e la sua Scuola (insieme di regole, soprattutto morali) è un valido aiuto per non perdere la bussola nel tempestoso mare delle emozioni e delle scelte negative.
Sono in molti ad avere la convinzione di aver praticato le arti marziali, solo per aver tirato calci e pugni per qualche anno, o aver partecipato a qualche gara… nulla di più errato! Poiché il Kung-Fu tradizionale è una pianta che ha bisogno di tempo per crescere e divenire rigogliosa. Soprattutto ha bisogno di un giardiniere amorevole e capace. Nel nostro caso, il Maestro, è un “tutore”, proprio come quello che si mette alla piccola piantina per farla crescere dritta. A volte è necessario recidere dei rami che crescono senza senso!
Grazie ad un Maestro coscienzioso e che ha dedicato la sua vita a crescere concretamente in questo ruolo, sarà possibile raggiungere certi obiettivi. La scelta del proprio insegnante è fondamentale, soprattutto deve essere fatta senza paraocchi… ricordate? Mai fermarsi all’insegnante sotto casa o al primo che vi capita! Una controprova in questo caso è d’obbligo, poiché la vostra crescita, dipende da questo e potrebbe essere compromessa irrimediabilmente.
“Non prendete per oro colato tutto ciò che vi dicono, ma andate a conoscere di persona e ponderate bene tutta la situazione!”
E’ questo un consiglio che andrebbe sempre seguito, poiché ci si potrebbe ritrovare nell’ambiente sbagliato e mancare clamorosamente il proprio obiettivo, le proprie aspirazioni.
Per quanto ci riguarda e al termine di queste considerazioni, riassumendo un po’ la situazione, possiamo certamente affermare che ciò che ci proponiamo di raggiungere; il nostro traguardo insomma è rappresentato dai seguenti obiettivi:
- Far conoscere il vero significato del Kung-Fu Tradizionale nel luogo dove viviamo.
- Una reale crescita dell’individuo.
- Maggiore autostima di se stessi.
- Imparare a forgiare il carattere.
- Agire nel modo giusto.
- Il Rispetto è un principio che va nelle due direzioni.
- L’Armonia è un “ingrediente” fondamentale per la crescita.
- La costante ricerca del proprio Equilibrio.
Oltre a tutto ciò, naturalmente abbiamo anche il seguente obiettivo secondario e non perché sia meno importante, ma perché, anche se la maggior parte dei praticanti, lo persegue come obiettivo principale, non siamo ossessionati da esso! Poiché questa finalità si raggiunge automaticamente, con la corretta e costante pratica:
- Tutto ciò che riguarda l’arte marziale tradizionale in termini di tecnica, concetti, difesa personale, rigorosamente lontano da gare e competizioni sportive!
In tutti questi anni, l’Originale Kung-Fu Tradizionale Cinese è stato stravolto, alterato e spacciato per ciò che non è mai stato. Molti lo confondono ancora con il WuShu o pensano che esso sia una tecnica violenta, a volte un balletto! Come si poteva pensare che una tale mistificazione reggesse in infinito? Il Kung-Fu non è mai stato una moda, ma lo è diventato, grazie a quegli insegnanti che hanno trasmesso il “distorto messaggio del momento”. Allo stesso tempo, siamo a conoscenza che il suo significato letterale non è “Arte Marziale”, come puntualizzato da certi praticanti di Wushu e ci piacerebbe spiegarle loro, il significato che questa parola ha assunto per noi nel tempo.
Cos’è il Kung-Fu? Combattimento? Gare? Tecnica? Non principalmente questo! A volte ci troviamo a dover spiegare alle persone che con il Kung-Fu, non si accendono lampadine, non si spostano le persone senza toccarle e che chi lo fa è un mistificatore aiutato da alcuni compari. Lo scopo è creare un alone di misticismo intorno alla propria e meschina persona, costruito ad hoc per irretire la buona fede di ignari praticanti. Questo è l’aspetto più vergognoso, pericoloso e meschino! Quello che sfocia in una sorta di setta o congrega che di spirituale non ha nulla a che vedere con il Kung-Fu del quale si sfrutta solamente il nome per reclutare potenziali praticanti e irretire ingenui allievi.
Per un insegnante che segue l’etica, il Kung-Fu è un modo di vivere e non un secondo lavoro che permette di arrivare a fine giornata. Esistevano dei canoni comportamentali una volta, ma oggi sono stati tutti infranti da certi individui che non hanno il diritto di farsi chiamare “maestri”, ma coach o allenatori. La colpa come sempre è dell’avidità dell’essere umano e siccome molte realtà di arti marziali sono dei circoli chiusi verso l’esterno, ciò sicuramente non porterà a nulla di buono nel futuro se alcune cose non cambieranno.