“Molte volte da quando pratico arti marziali mi è capitato di venire in contatto con persone provenienti da realtà differenti alla mia, notando una cosa che accomuna globalmente tutti noi allievi:ognuno di noi (giustamente a parer mio), stravede per il proprio Maestro! Non mi sorprendo quando qualcuno mi parla in modo entusiasta e a volte con tratti quasi fantastici del proprio maestro, è normale che la stima che nutriamo ci porta a descriverlo come un eroe. Credo però che sia molto significativo quando i consensi vengono da altre persone che non lo conoscono direttamente e che non avrebbero motivo per vantarlo in tal modo. A questo proposito vorrei raccontare una cosa che mi è capitata: In questo momento mi trovo in Germania per un’esperienza di studio all’estero ed abito in uno studentato. Dei miei nuovi coinquilini quattro sono cinesi! Un giorno parlando con uno di loro gli ho detto della mia passione per il Kung-Fu, all’inizio era lusingato dall’idea che un occidentale si interessasse alla cultura cinese ma ne parlava con aria di superiorità, come se comunque non fosse possibile fare Kung-Fu seriamente per un occidentale… figuriamoci in Italia. Mi chiedeva del mio Maestro e mi diceva che se volevo trovarne uno “buono” avrei dovuto andare in Cina!

Una sera mi ha invitato in camera sua per farmi vedere dei video di arti  marziali, dal quale stava cercando di imparare una tecnica di Chin-Na, e visto che era collegato ad internet gli ho proposto di visitare il sito della nostra Scuola, così avrebbe potuto farsi un idea, dalla mia realtà e soprattutto del mio Maestro. Sfogliando il nostro sito, nella pagina delle foto, ne ha notato quando una in particolare, dove il nostro Shifu era con Yu Hai… per poco non ci rimane secco! Ha cominciato a balbettare:- “… Ma io questo Maestro che è qui in questa foto con il tuo lo conosco… Ha fatto molti film, in Cina è famoso!” e poi continuando: “… sicuramente il tuo Maestro deve essere molto bravo se apprende da maestri così quotati!” Questo mio coinquilino cinese, aveva praticato per qualche hanno Tai Chi Chuan in Cina, e quando pensava che io  non ne capissi niente di Kung-Fu o quasi, mi aveva fatto vedere dei movimenti, poi però quando io gli ho mostrato quello di cui ero capace lui si è rifiutato di farmi vedere qualcos’altro perché si vergognava e mi ha chiesto se mi allenassi segretamente tutti i giorni! Il giorno seguente è stato ancora meglio perché lui voleva provare una tecnica di Chin-Na con me ed io mi sono prestato, peccato però che lui non aveva veramente idea di come si facesse… e così, l’ho invitato ad afferrarmi un polso, e lì ha capito qual è la differenza tra l’imparare una tecnica da un video su internet ed l’avere un vero Maestro che con tanta pazienza te la insegna!!

Per un pò mi ha guardato come se fossi stato un alieno… poi, ho notato crescere in lui la curiosità verso ciò che praticavo nella mia Scuola e del Maestro Guidotti. Ho spiegato così di come il nostro Shifu ha impostato la sua realtà, del rapporto che abbiamo con Lui e fra noi praticanti, di tradizione, filosofia e rapporti umani. E’ rimasto veramente colpito ed entusiasta di venire a conoscenza che delle persone tanto lontane dalla Cina portino avanti con lo spirito più giusto qualcosa che i cinesi stessi hanno smesso da tempo di apprezzare come dovuto. In seguito mi ha spiegato alcune cose della scrittura cinese… ha detto che “Ku De Yi” è un nome molto bello  per un Maestro. In particolare mi ha detto che l’ideogramma “Yi” in cinese moderno è come se fosse un cuore con sotto due spade o due pugnali, come a significare che la  forza è guidata dal cuore e questo indica una persona disposta ad usare le proprie energie per aiutare soprattutto coloro che ne hanno bisogno. Non è la prima volta che mi capita di ascoltare qualcuno che riconosca a pieno merito il valore del Maestro e della nostra Scuola dopo che gli abbia mostrato qualcosa e spiegato come funziona la nostra realtà. Ogni volta la cosa mi rende orgoglioso e mi gratifica molto, soprattutto proprio per il modo inaspettato in cui la situazione si sviluppa e per la spontaneità con la quale le persone interagiscono nei miei confronti. Per questo mi sento di ringraziare con sincero affetto il Maestro Guidotti, a lui devo molto! Per la sua amicizia, per la sua presenza e per quello che ha saputo trasmettermi nel corso di questi anni di pratica comune. A questo punto mi vengono in mente le parole che il Maestro spesso dice:- “Le arti Marziali Tradizionali aiutano ad unire le persone invece che dividerle” Grazie Maestro!

ENRICO VIOLINI