Lucarelli Davide

qualifica
Maestro


Davide inizia la pratica nella T.K.F.A. il 30 ottobre 2002

insegna Kung-Fu agli Adulti e Bambini, pratica QiGong e TaiJiQuan

ad ANCONA (AN) – Marche

“Kung fu: abilità conseguita nel tempo col sacrificio” o semplicemente “duro lavoro”.  Non avevo idea di cosa significasse quella parola quando all’età di ventuno anni, dopo una lunga pratica di sport agonistici come pallacanestro e pallavolo, cominciai a metterla in pratica nella palestra di Ancona, né sapevo quanta verità e saggezza celassero quei due ideogrammi molto spesso spettacolarizzati dal cinema nella loro accezione più coreografica.

La nozione secondo cui sia il lavoro, il lavoro duro, quindi la fatica e spesso anche la paziente sopportazione del dolore, a generare risultati degni di questo nome, può apparire un tema pacifico,  una equazione quasi banale perché visibile ovunque in natura e nella società… Eppure altra cosa è spezzare questa nozione in lunghi (eppure così brevi) anni di pratica, lavorando sui propri limiti fisici, levigando il proprio carattere sino a fare di quel concetto uno stile di vita, trovandogli utilità insperata non solo in palestra o nei classici “scenari da autodifesa”, ma soprattutto là dove serve maggiormente, nella quotidianità domestica, lavorativa, relazionale, in una parola: nella vita.

Da appassionato di corsa e di trekking, pensavo di essere già familiare all’idea dello sforzo fisico che diviene meditazione, contemplazione e cardine del pieno apprezzamento della gioia di una vetta “conquistata”, eppure il mio viaggio nel Kung Fu Tradizionale, iniziato quel giorno nel 2002 mi ha mostrato una nuova dimensione di questo principio:  quella gioia è tanto più grande quando è condivisa. Quel viaggio, iniziato avendo negli occhi, come meta, le mirabolanti acrobazie di attori del cinema, è divenuto un percorso umano, una lunga escursione su di una impervia via di montagna in cui godersi il paesaggio ad ogni passo, in cui apprendere la via più sicura (che è sempre quella più in salita!) da chi ci precede per poi indicarla a chi ci segue; il confronto con l’altro nella fatica del cammino è divenuto la pietra su cui affilare le virtù morali che questa antica disciplina ispira.

E così grazie alla pazienza, dei miei compagni di pratica e all’incontro col Gran Maestro Luigi Guidotti e la sua famiglia, ho avuto il privilegio negli anni di muovere i miei primi passi su questo antico sentiero, di tappa in tappa, tra allenamenti, stage ed esibizioni,  sino al conseguimento nel 2014 del titolo di Maestro. Quella che un tempo pensavo fosse “una meta”, una “vetta”  ho scoperto, con piacere, essere solo il primo passo fuori della soglia di casa di un viaggio di mille miglia: ben lungi dall’essere giunta ad una vetta la Via prosegue, per fortuna in ottima compagnia, per fortuna in salita e magari pioverà ma già da qui si gode di una vista bellissima.