Farina Giovanni
qualifica
Istruttore
Giovanni inizia la pratica nella T.K.F.A. il 10 dicembre 2009
insegna Kung-Fu Adulti, Bambini e Ragazzi nelle seguenti città:
Mi chiamo Giovanni Farina, ho iniziato da qualche anno a insegnare Kung Fu nella città dove sono nato e cresciuto. Era ciò che avevo sempre sognato, non per la gloria, ma piuttosto per crescere e conoscere me stesso, diventando così un punto di riferimento per gli altri.
La mia passione per il Kung Fu nacque da bambino, penso come tanti, dall’estasi per i film di arti marziali, ma purtroppo nella mia città scuole non c’erano scuole che insegnassero Kung Fu, quindi mi accontentai di andare a praticare JuDo all’età di sette anni. Mi allenai per tre anni, facendomi poi male durante una competizione, episodio che mi fece smettere a malincuore, anche perché quell’attività era l’unica cosa, che assomigliasse alla mia passione, il Kung Fu.
Sui quattordici anni avevo già provato innumerevoli altri sport, dalla Pallacanestro, al Calcio, al Nuoto, senza purtroppo provare un grande interesse nella loro pratica, se non per scopi puramente ludici.
Dentro me, credevo di essere il più forte, solo grazie all’esperienza nel JuDo, ero convinto che avrei potuto battere chiunque in qualsiasi sport, ma finivo sempre per perdere in tutte le discipline, anche se davo il massimo, anche se cadevo e mi rialzavo inesorabilmente il risultato non cambiava.
In realtà ero solo pieno di paure e incertezze, che col tempo finirono per crescere. Da li cominciai a crearmi uno scudo verso l’esterno e a perdere fiducia in me stesso e nelle mie capacità; abbandonai lo sport e passai tutte le scuole superiori in apatia, chiuso nel mio guscio, senza mai mettermi in gioco veramente in qualcosa fino in fondo.
Durante i periodi estivi i miei genitori decisero di mandarmi a lavorare, per farmi capire cosa significasse sudarsi qualcosa e meritarsela. Inizialmente lo vidi solo come un fastidio e solamente più tardi ne capii la vera importanza.
Nell’ultimo anno delle superiori, decisi che dovevo superare a tutti i costi le mie paure, per dimostrare a me stesso e agli altri quanto valessi, così mi impegnai al massimo. Dopo aver conseguito la maturità, perseguitato dalle mie incertezze temevo di seguire la strada sbagliata, indeciso se continuare con l’università o se procedere nel mondo del lavoro.
Decisi quindi di prendere una terza strada, per avere il tempo di lavorare su me stesso e capire cosa volessi dalla mia vita. Arruolatomi nel servizio militare dell’esercito Italiano, conobbi Fabio Corradossi, tutt’ora mio amico, che mi parlò della T.K.F.A. essendo stato lui un vecchio allievo della scuola.
Alla fine del servizio militare, una volta tornato a casa, decisi di andare a Forlì (distante 30km da casa mia) su indicazioni di Fabio. La trovai una scuola di Kung Fu, il cui Maestro Sandro Striglio con pazienza iniziò a insegnarmi, permettendomi di conoscere meglio me stesso attraverso il Kung Fu.
Finalmente iniziai a trovare un maggiore equilibrio nella mia persona, mi appassionai subito alle lezioni, riscoprendo quell’entusiasmo di quando ero bambino. Questa passione crebbe ancor di più quando andai al Centro Nazionale della Scuola, situato nelle Marche, e conobbi il Gran Maestro Luigi Guidotti. Mi resi così conto di come tante persone, riunite là da tutta Italia, fossero interessate a questa splendida disciplina.
Purtroppo in quel periodo della mia vita accadde un brutto evento, che mi lasciò sconvolto. Persi una mia cara amica, Debora Righini, in un incidente stradale e ciò mi fece riflettere molto su quanto di brutto ci fosse nel mondo, al punto tale che decisi di darmi da fare nel mio piccolo per cambiare le cose.
Iniziai ad allenarmi sotto guida del Maestro Guidotti per potermi migliorare sempre più come artista marziale e come persona, con lo scopo di poter arrivare a insegnare il Kung Fu a mia volta.
Quando infine riuscii ad aprire un mio corso, non nascondo che mi sentii molto impacciato, ma grazie anche all’aiuto dei miei allievi, che fin da subito instaurarono un bel rapporto di amicizia con me e tra di loro, filò tutto per il meglio.
Rimasi piacevolmente colpito nel notare che durante le lezioni, mentre io insegnavo qualcosa ai miei allievi, a loro volta loro mi facevano scoprire sempre di più su di me. Come diceva spesso mia nonna: “c’è sempre da imparare fino all’ultimo giorno di vita”.
Sono passati diversi anni da quei giorni e continua ad andare tutto alla grande, la mia passione è più accesa che mai e sento che anche nei miei ragazzi c’è un forte interesse nell’apprendere, questo continua a dare ogni giorno la speranza di diffondere il Kung Fu tradizionale cinese per poter aiutare altri ragazzi a costruire solidi ideali di crescita.
Se oggi posso dire questo è solo grazie alla mia famiglia e i miei amici, che mi hanno sempre sostenuto, ma soprattutto grazie al mio Maestro Luigi Guidotti che non ha mai smesso di credere in me sin dal primo giorno in cui l’ho conosciuto.