Il Seminario di Fine Anno assume da sempre la connotazione di un momento di particolare intensità all’interno della nostra Scuola. Ogni anno il nostro Maestro, ci regala un po’ della sua Conoscenza che unita alla grande Esperienza di cui è pregno, rendono lo Stage un qualcosa di irrepetibilmente magico. Non finiremo mai di essere grati al nostro Caposcuola, per come è, per come ci insegna e per come ha impostato la nostra Realtà! In un mondo dove la violenza, l’odio (basta guardare i giornali e la tv) e l’indifferenza globale la fanno da padrone, noi come Scuola di Arti Marziali tradizionali, ci sentiamo più che mai di prendere le distanze da tutte queste cose negative e ribadiamo con forza il concetto di Arte Marziale che unisce le persone, piuttosto che dividerle. La nostra Scuola da sempre si rivolge a coloro che sentono il Kung-Fu Tradizionale Cinese come un qualcosa che nasce da dentro e che gestisce poi l’esterno. Noi ripudiamo quelle realtà che usano i propri allievi solo per l’interesse personale di qualcuno o per alimentare la propria crescente presunzione. Chi usa persone e mezzi solo per farsi bello agli occhi di tutti, ma rimane povero nel suo intimo non è mai interessato alla nostra Scuola! Sarebbe ora che le cose cambiassero, che sempre più gente sentisse il bisogno di costruttivi confronti allo scopo di migliorarsi in modo positivo e concreto. Sarebbe ora che piuttosto che ascoltare patetici sermoni dal proprio insegnante che ha paura di perdere il proprio ascendente sui propri allievi, certi allievi si svegliassero e iniziassero a crescere nella giusta maniera, indipendentemente dal “sentito dire”. In questo caso l’esperienza diretta può essere di grande aiuto nel valutare persone e situazioni.

          In un clima dove ognuno crede di essere meglio dell’altro (che magari pur pratica da molto più di lui), noi ci sentiamo di prendere le distanze! Siamo stufi di essere confusi con quelli che “fanno i balletti”, con quelli che “fanno le gare”, con coloro che sono violenti e con quelli che la violenza la usano per avere solo ragione. Non ci piacciono i prepotenti e quelli che raccontano mezze verità ai propri adepti! Con tanta semplicità il nostro Maestro ci ha insegnato una sequenza di alto valore tecnico, soprattutto molto faticosa. La sequenza di Lancia della Mantide è una forma mutevole, fatta di emozioni e di spessore morale (come andrebbero sempre praticate le Arti Marziali tradizionali). Ci si rende conto che non contano più quante sequenza si conoscono e a quale Albero Genealogico si fa parte. Semplicemente si prende coscienza che la differenza la fa chi ti insegna, colui che chiami Maestro e che hai scelto! Il nostro Maestro ci ha regalato momenti splendidi, ma questo, senza inutili ripetizioni lo fa ormai da anni, forse da quando si è dedicato all’insegnamento. Non demorde mai, è sempre pieno di consigli e soprattutto ci è sempre vicino, gioisce delle nostre piccole vittorie nel Kung-Fu e nella Vita e ci aiuta a comprendere le difficoltà (anche se lui stesso ne ha in prima persona) e come superarle. L’energia che emana è grande e non la spreca certo per accendere futili lampadine o per spingere i suoi allievi verso il combattimento sportivo, né tantomeno in assurde “crociate” pro o contro questo o quello! Egli usa la sua grande energia soprattutto per regalarcene un po’ quando ne abbiamo bisogno, quando siamo stanchi o ci sentiamo sconfitti dalla vita, dagli altri… da noi stessi. Il Kung-Fu, senza il Wu-De (Virtù Marziale) non ha un gran senso! Quest’ultimo concetto, molto caro ai grandi Maestri del passato e dai quali il nostro Maestro trae costantemente esempio, è sempre presente quando egli ci trasmette un insegnamento. Non abbiamo mai sentito ad esempio il nostro Caposcuola parlare male di qualcuno che gli abbia insegnato una qualsiasi cosa, mentre oggi è uso comune sparlare di chi ti ha insegnato, soprattutto se si “rimane nel giro”.  Sarebbe ora che si prendesse coscienza che senza coloro che ci hanno lasciato qualcosa, non saremmo mai diventati ciò che siamo. Avere la presunzione di essersi “fatti da soli” e sputando sentenze e nel piatto dove si è mangiato, è solamente una stupida meschinità, come del resto il nascondersi dietro a genealogie accreditate solo per avere voce in capitolo e dire la propria “versione” del vero con una gran faccia di bronzo! Siamo meno che polvere in questo sconfinato universo e per quanto possiamo gridare, sbraitare e pretendere che la nostra verità debba essere ascoltata, dobbiamo fare i conti nel tempo con dei valori innegabili. Chi ama sempre salire sul banco dell’accusa e puntare l’indice, dovrebbe arrivare alla comprensione che le altre tre dita della sua mano sono rivolte verso se stesso… più semplicemente sarebbe ora che certa gente iniziasse a farsi un bell’esame di coscienza (ne dubitiamo fortemente), anche perché costoro sono troppo abituati a mentire a se stessi per comprendere il senso del giusto o ammettere di aver sbagliato. La risposta è nell’Uomo, nel Maestro e non nello stile o nella genealogia. Un Kung-Fu alimentato solo da rancore, invidia, rabbia, non è Kung-Fu… non sappiamo cosa sia, sicuramente non è ciò che pratichiamo e amiamo da una vita.