E’ inutile ripeterci, ma ogni anno è sempre meglio del precedente, sia per l’atmosfera che per la qualità dell’argomento che ci viene insegnato dal nostro Maestro, lasciando dentro di noi due giornate indimenticabili ed una grande crescita individuale. Il XVI Seminario Nazionale era iniziato già giovedì scorso, con un articolo sul Corriere Adriatico, che con una grande foto e su quattro colonne parlava del nostro Maestro, del suo pensiero e del nostro Seminario ormai giunto alla sedicesima edizione. Nella consueta e familiare cornice di San Benedetto del Tronto (AP), e del suo Palasport, dove ShiGong Guidotti insegnava molti anni fa, abbiamo potuto apprendere una prestigiosa ed avanzata sequenza dello stile Choy Lay Fat. In Cina, i movimenti degli animali hanno sempre ispirato i praticanti di Kung-Fu e vari stili hanno adottato nel loro curriculum forme ispirate alle loro movenze. Naturalmente esse sono di sovente inserite nei vari programmi ai livelli più avanzati, quasi al termine dello studio (come nel caso dell’Hung Gar e del Choy Lay Fat). Abbiamo quindi apprezzato la scelta del nostro Maestro di insegnarci la difficile e complessa Ng Ying Kuen (forma dei cinque animali del Choy Lay Fut), da non confondere con la versione Lau Ban che deriva dallo Shaolin. A differenza di molti insegnanti che centellinano il loro sapere trasmettendo certe cose dopo molto tempo (se le conoscono), o affatto… il nostro Maestro non si fa scrupolo di insegnare sequenze anche avanzate in un’unica soluzione, senza stage aggiuntivi e aperti a tutti. Difatti, in questo XVI Seminario, gli allievi sono notevolmente aumentati  rispetto alle scorse edizioni. Questo a significare che la linea scelta a suo tempo sta dando i suoi frutti, sicuramente molto più concreti di un apprendimento fatto di videocassette didattiche o di semplici gare! Una Scuola per crescere effettivamente, non ha bisogno di competizioni esasperanti, ma piuttosto di Maestri e Insegnanti altamente qualificati, che comprendano quanto il lavoro di gruppo sia importante e al di sopra degli individualismi personali tanto in voga oggi nel nostro campo da parte di molti insegnanti di nuova generazione. Ci spiace che questa linea possa provocare fastidio a “qualcuno” e come sempre, aspettiamo il solito “tuttologo” e “genealogicamente accreditato” di turno, che dopo essersi informato su quanto da noi fatto concretamente in queste due splendide giornate, darà sfoggio della sua “stupenda conoscenza” per contraddire a parole e continuare a denigrare. Bisognerà pur impiegarlo in qualche modo questo lineage acquisito..! Concludendo la parentesi e al di là delle futili polemiche e parole messe alla rinfusa su internet per sostenere la propria realtà, noi continuiamo concretamente ad invitare tutti a conoscere il nostro Kung-Fu di persona e in un clima di amicizia, anche se sembra che qui in Italia ognuno tenga al proprio “circolo privato” e che tutte le controversie debbano risolversi sempre e solo tramite internet, mai di persona. Detto questo, e tornando finalmente al nostro Seminario, la forma è stata difficile e complessa, ma il nostro ShiGong, che compie proprio in questi giorni il “mezzo secolo”, ha insegnato alle centinaia di praticanti intervenuti senza microfono (con una voce “tonante” che ricordava Yu Hai) e con la grande carica ed energia che lo contraddistingue da sempre. In un parterre stracolmo di persone, senza distinzione di grado, anzianità o città di appartenenza, il Maestro Guidotti è stato come sempre estremamente presente, insegnando al massimo livello e senza trascurare nessuno dei partecipanti, tanto che a volte era difficile per noi localizzarlo nei suoi spostamenti. Tutta la sequenza è stata insegnata con i nomi originali di ogni tecnica che il Maestro ha scandito dall’inizio alla fine e per tutto lo stage, oltre naturalmente ai “suoni” dello stile e all’applicazione dei movimenti. Dopo la prima parte dello stage (molto dura), il sabato sera tutti in hotel, in una grandissima sala riunioni, dove ognuno ha potuto porre tutte le domande che voleva al nostro Maestro che ha risposto a chiunque fino a tarda notte. Tutto questo nonostante il cambiamento dell’ora legale che ci ha “rubato” un’ora di meritato riposo. Al mattino, alle 8:30 (nuovo orario), quindi le vecchie 7:30… tutti al Palasport per la parte conclusiva del Seminario, fino alle 13:00. Il finale come sempre a sorpresa: il Maestro ha consegnato una targa ricordo all’allievo più anziano presente (Leandro Rossi) che nonostante l’età partecipa assiduamente in palestra e non perde nessuno stage nazionale da vari anni. ShiGong Guidotti ha voluto premiare la sua costanza e la sua tenacia mettendo in luce davanti a tutti Leandro, come esempio per le generazioni future. A seguire: la consegna degli attestati, distribuiti dal nostro Maestro che si è personalmente congratulato con ognuno di noi. Dopo ciò, è stato consegnato un regalo, al Maestro dalla Scuola e un altro personale da un allievo di Senigallia (Stefano). Infine, quando tutto sembrava terminato, gli altoparlanti hanno iniziato a trasmettere la musica del programma “C’è Posta per te”… Sul parquet è entrato un “postino” in bicicletta, impersonato dal Maestro Sandro Striglio, che per l’occasione si era tolta la divisa di Kung-Fu per quella più simpatica di postino e dopo alcune pedalate attorno al nostro Maestro (felicemente sorpreso), gli ha consegnato una grossa busta gialla…! In tutta fretta gli allievi anziani hanno allestito un grande schermo al plasma, che ha mostrato molte foto in sequenza (a mò di album fotografico virtuale) del nostro Maestro, dalla sua gioventù fino ad oggi (le foto sono state reperite con la complicità dei figli del Maestro stesso). E’ stato molto bello e commovente! Un’atmosfera lontana anni luce dalle gare e dalle competizioni sportive. E così, in questa bellissimo clima che ha unito partecipanti e il numeroso pubblico intervenuto, il XVI Seminario Nazionale si è concluso con le solite foto di rito. Quest’anno, oltre ai molti partecipanti e al numeroso pubblico, sono intervenuti molti ex-compagni di scuola, amici, conoscenti del nostro Maestro. Vederlo sorridere, con loro, ricordando il suo passato e le sue radici… un’immagine lontana da come siamo abituati a vederlo di solito per il ruolo che riveste. La cosa bella è come lui riesca sempre ad essere semplicemente se stesso in ogni occasione. Il Maestro e l’Uomo si fondono e non vi è più alcuna differenza fra le due personalità. Dopo i saluti, a malincuore ognuno torna a casa portando con se le belle emozioni vissute e la nuova conoscenza acquisita. Aspettando il prossimo anno, ringraziamo coloro che si sono prodigati per la riuscita di tutta la manifestazione. Soprattutto gli insegnanti di San Benedetto del Tronto che coadiuvati dai figli del Maestro nella loro opera, hanno come sempre hanno reso possibile la realizzazione di tutto ciò. E ora, un dubbio cresce nei nostri pensieri… Dopo questa forma avanzata, cosa ci insegnerà il nostro Maestro il prossimo anno…? Nel frattempo ci prepariamo ad accogliere ShiFu Wing Lam!